Inquinamento acustico industriale: combatterlo con il PVC
L’inquinamento acustico è una delle problematiche più frequenti per gli ambienti industriali. Il rumore generato dai macchinari, dal personale, dai mezzi di trasporto e dalle linee di produzione può incidere sulla salute dei lavoratori e compromettere la produttività. In questi contesti, la necessità di adottare misure efficaci per il controllo del rumore diventa prioritario, non solo per rispettare le normative vigenti, ma anche per promuovere un ambiente di lavoro più sicuro e confortevole. Il PVC (cloruro di polivinile) è molto utile per risolvere problemi legati all’inquinamento acustico in ambito industriale perché può contare su eccellenti proprietà fonoisolanti e fonoassorbenti.
In questo articolo capiremo cos’è l’inquinamento acustico e come il PVC può essere impiegato efficacemente, dai pannelli acustici alle barriere fonoassorbenti, dai rivestimenti per pareti alle tende a strisce in PVC che consento di isolare acusticamente, almeno in parte, un ambiente a cui bisogna accedere spesso e velocemente.
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Indice dei contenuti
ToggleChe cos’è l’inquinamento acustico
Come suggerisce l’espressione, l’inquinamento acustico ha sull’ambiente un effetto negativo perché “immette” rumori. Ogni volta che in una zona all’aperto o al chiuso, ci sono onde sonore di frequenza e intensità tali da nuocere al benessere dell’organismo, si parla di “inquinamento acustico”.
Gli effetti negativi di rumori troppo forti e prolungati interessano sia gli spazi privati sia quelli pubblici. Gli schiamazzi, il frastuono di macchinari o il trambusto del traffico possono raggiungerci a casa o in ufficio. Ci sono normative ben precise che hanno l’obiettivo di limitare l’inquinamento acustico. Ma ci sono luoghi dove il rumore è inevitabile: officine, laboratori, capannoni industriali dove sono effettuate attività produttive.
L’inquinamento acustico industriale o da attività commerciali e artigianali
Si parla di “inquinamento acustico industriale” quando il rumore eccessivo che disturba, nocivo per la salute, viene causato da attività di produzione svolte nelle fabbriche. Anche attività commerciali come bar, pub e ristoranti possono generare rumori troppo forti e dannosi per la salute. Le operazioni del lavoro artigianale non sono da meno per quanto riguarda la possibile emissione di onde sonore a frequenza disturbante.
Inquinamento acustico: decibel dell’esposizione al rumore
Lo strumento per misurare l’inquinamento acustico si chiama “fonometro”. Il termine deriva dalle due parole greche “ϕωνή” (phōnē) e “μέτρον” (metron), che significano rispettivamente “suono” e “misura”. Il fonometro garantisce misurazioni molto accurate: rileva la pressione sonora corrispondente a ciascuna frequenza e ricava un valore significativo rispetto alla sensibilità uditiva umana e all’intensità percepita. Secondo l’OMS (Organizzazione mondiale della sanità), tra gli indicatori di salute c’è anche l’esposizione al rumore che si verifica quando le persone subiscono un inquinamento acustico pari o maggiore a 65 decibel durante la giornata o pari o superiore ai 55 decibel nelle ore notturne.
La misurazione dell’isolamento acustico avviene sia nel campo dell’edilizia sia nel settore industriale. Le procedure per la valutazione utilizzano strumenti chiamati “generatori di rumore”. Ci sono curve di riferimento, definite da norme nazionali e internazionali, con cui vengono confrontati i risultati rispettivamente alle diverse frequenze considerate. Esistono anche misuratori di suono digitali multifunzione che permettono di misurare in decibel i rumori dell’ambiente da analizzare in termini di isolamento acustico. Automaticamente danno evidenza di tutte quelle “contaminazione” acustiche che costituiscono inquinamento.
I danni dell’inquinamento acustico
I danni dell’inquinamento acustico riguardano l’intero organismo. Infatti, rumori troppo forti ripetuti e prolungati nel tempo portano a effetti negativi sull’apparato cardiocircolatorio, come il peggioramento dell’ipertensione, e favoriscono l’insorgenza di stress e disturbi dell’umore e del sonno. Anche gli animali sono danneggiati dall’inquinamento acustico che causa in loro un forte senso di disorientamento. In casi estremi, si può verificare la morte.
Negli esseri umani una continua esposizione a rumori molto forti porta a danni dell’apparato uditivo reversibili o irreversibili. I soggetti esposti a onde sonore di elevata intensità lamentano una perdita dell’udito parziale o totale; quando la lesione è permanente, si parla di “ipoacusia”.
Le caratteristiche del PVC utili per il controllo acustico
Il polivinilcloruro garantisce un certo fono assorbimento perché assorbe le onde sonore, almeno in una data misura. In pratica, l’energia di un’onda sonora viene in gran parte ceduta al PVC, impedendo così che si propaghi in spazi adiacenti. Anche nel settore industriale le proprietà acustiche del polivinilcloruro vengono ampiamente sfruttate per isolare acusticamente gli spazi interni. Il PVC può garantire lo stesso fono isolamento del legno, ma è più durevole e meno costoso. In generale, il polivinilcloruro viene preferito ad altri materiali isolanti perché, oltre a contenere il rischio di inquinamento acustico, assicura diversi vantaggi quali durabilità, questo materiale è altamente resistente all’usura, agli agenti chimici e alle condizioni ambientali estreme, manutenzione minima, caratteristica che contribuisce a ridurre i costi operativi e i tempi di fermo impianto, versatilità e un ottimo rapporto qualità – prezzo.
Applicazioni del PVC per la riduzione del rumore in ambito industriale
Grazie alle proprietà fonoisolanti e fonoassorbenti, il PVC può essere utilizzato in numerose soluzioni progettuali.
Pannelli e barriere acustiche
Particolarmente utili per isolare le aree rumorose, come le zone di produzione o di lavorazione, dalle aree amministrative o di riposo, questi pannelli possono essere installati sia all’interno che all’esterno, creando vere e proprie barriere che bloccano il passaggio del suono.
Rivestimenti in PVC per pareti e soffitti
Questi rivestimenti sono progettati per ridurre la riflessione del suono all’interno degli ambienti, limitando l’eco e migliorando la qualità acustica complessiva. Inoltre, i rivestimenti in PVC sono disponibili in una vasta gamma di colori e finiture, permettendo di integrare soluzioni acustiche senza compromettere l’estetica dell’ambiente.
Tappeti e pavimenti in PVC
Il rumore di calpestio e le vibrazioni generate dal movimento di persone e macchinari rappresentano altre fonti di inquinamento acustico in ambito industriale. Questi pavimenti offrono un eccellente assorbimento delle vibrazioni, diminuendo il rumore percepito e migliorando il comfort dei lavoratori.
Guarnizioni e accessori in PVC
Il PVC viene inoltre utilizzato per la produzione di guarnizioni e accessori che migliorano l’isolamento acustico di porte, finestre e altre aperture industriali. Le guarnizioni in PVC offrono un’eccellente tenuta, impedendo la fuga del rumore attraverso fessure e giunzioni.
Chiusure flessibili in PVC come tende antirumore
Infine, si possono adottare tende e paratie in PVC per isolare acusticamente aree specifiche all’interno di uno stabilimento. Le chiusure flessibili a bandelle in polivinilcloruro possono infatti funzionare come tende antirumore, con un certo effetto fono assorbente. Assorbono buona parte delle onde sonore provenienti dalle operazioni produttive e bloccano così la loro diffusione ad altri spazi. Sono facili da montare e permettono di accedere e andar via da un locale molto velocemente, senza dover impegnare mani e braccia. Le tende a strisce in materiali plastico hanno bordi smussati anti taglio: si aprono e si chiudono automaticamente nel momento in cui una persona le attraversa, sola o manovrando macchine e portando carichi.